L’Emilia Romagna è stata colpita da una devastante alluvione, con piogge incessanti che hanno causato esondazioni di fiumi e torrenti, allagando vaste aree. Il bilancio provvisorio è tragico: una vittima e migliaia di sfollati. Le zone maggiormente colpite sono le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia. Centinaia di persone sono state evacuate dalle loro abitazioni a causa dell’innalzamento delle acque, che ha allagato case, attività commerciali e infrastrutture.
Il tragico episodio si è consumato a Pianoro, dove un giovane di 20 anni, Simone Farinelli, ha perso la vita travolto dalla piena mentre si trovava in auto con il fratello, che è riuscito a salvarsi. A Monterenzio, invece, un bambino di soli 4 mesi è stato evacuato insieme alla sua famiglia tramite elicottero, a causa dell’impossibilità di accedere alla zona via terra. Nel frattempo, scuole chiuse a Bologna, dove la situazione resta critica.
Danni estesi e infrastrutture compromesse
Oltre alle vittime e agli sfollati, i danni materiali sono estesi. In molte zone le strade sono completamente allagate, rendendo inaccessibili intere aree. A Modena, alcuni ponti sono stati chiusi per precauzione, come il ponte di Concordia sulla Secchia e il ponte Motta a Cavezzo. Sono chiusi anche diversi percorsi natura lungo i fiumi Secchia, Panaro e Tiepido. Tuttavia, in alcune zone come a San Possidonio, le autorità hanno riaperto il ponte Pioppa per facilitare il passaggio dei soccorsi e dei residenti.
Ospedale di Bentivoglio allagato: 60 pazienti trasferiti
Tra le strutture colpite dall’alluvione c’è anche l’ospedale di Bentivoglio, il cui piano seminterrato, la radiologia e la dialisi sono stati sommersi dall’acqua. Il Segretario Regionale della Fials Emilia-Romagna, Alfredo Sepe, ha espresso la sua preoccupazione, criticando la mancanza di manutenzione straordinaria. Circa 60 pazienti sono stati trasferiti agli ospedali di San Giovanni e Budrio per ricevere le cure necessarie.
Interventi di soccorso: famiglie salvate in extremis
Numerosi sono stati gli interventi di soccorso in tutta la regione. A Botteghino di Zocca, nel comune di Pianoro, un 92enne cardiopatico è stato salvato dal Soccorso Alpino dopo che un’ondata d’acqua ha sfondato la porta di casa sua, costringendo i familiari a portarlo ai piani superiori. Il neonato di 4 mesi, evacuato con l’elicottero a Monterenzio, è solo uno dei tanti casi di soccorso a seguito delle frane che hanno isolato intere comunità.
Monitoraggio dei fiumi e ripristino delle viabilità
Le autorità continuano a monitorare la situazione dei principali fiumi della regione. La piena del fiume Reno è in fase di transito, mentre i livelli di Secchia e Panaro stanno progressivamente diminuendo. Nonostante ciò, il rischio rimane elevato e si continua a tenere sotto stretta sorveglianza la situazione.
Nel frattempo, la viabilità sta lentamente tornando alla normalità in alcune aree. A Pianoro, sulla Strada Statale 65 della Futa, il traffico è stato riaperto dopo che un tratto era stato chiuso a causa degli allagamenti. A Bologna, il traffico rimane fortemente congestionato nel quadrante Sud Ovest, dove le operazioni di pulizia post-alluvione stanno causando rallentamenti significativi.
Reazioni politiche: appelli per prevenzione e interventi urgenti
La tragedia ha suscitato forti reazioni anche nel mondo politico. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso vicinanza ai familiari della vittima di Pianoro e ha garantito il massimo impegno del governo nel gestire l’emergenza. Si è mantenuta in contatto costante con il Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, e con il capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, per coordinare gli interventi di soccorso.
Anche la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, è intervenuta sulla questione, sottolineando la necessità di un cambiamento nella prevenzione del dissesto idrogeologico. “Serve un salto di qualità”, ha dichiarato Schlein, proponendo l’adozione di una legge sul consumo di suolo a livello nazionale, a partire dall’Emilia Romagna.
Un territorio da ricostruire
L’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna ha lasciato dietro di sé un territorio devastato, con migliaia di persone che dovranno affrontare la ricostruzione delle loro case e delle loro vite. Le autorità sono al lavoro per garantire la sicurezza e il ripristino delle infrastrutture, ma la strada verso la normalità appare ancora lunga.