Fontana di Trevi a numero chiuso per il Giubileo: stop al lancio delle monetine e nuove regole per i visitatori

In vista del Giubileo, la celebre Fontana di Trevi sarà accessibile solo a un numero limitato di turisti, con l’introduzione di una passerella interna per una vista ravvicinata. Addio al tradizionale lancio delle monetine, sostituito da un cesto per le offerte. Tra le novità, possibili biglietti d’ingresso e divieti di consumare cibo nei pressi del monumento, tutto nell’ottica di preservare e proteggere uno dei simboli più amati di Roma.

Smartopic Smartopic - Redazione
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La Fontana di Trevi, uno dei monumenti più iconici di Roma, sarà protagonista di importanti modifiche in vista del Giubileo. Tra le novità, si prevede un accesso regolato a numero chiuso per gestire meglio l’afflusso di visitatori, con la possibilità di introdurre in futuro un biglietto di ingresso a 2 euro. Questa sperimentazione vedrà la creazione di una passerella a ferro di cavallo che permetterà ai turisti di ammirare la fontana da una prospettiva nuova e ravvicinata.

Un cambiamento significativo riguarderà la storica tradizione del lancio della monetina, sostituita da un cesto appositamente predisposto dove i visitatori potranno lasciare la loro offerta. Questa scelta mira a preservare la fontana, riducendo l’usura causata dall’enorme quantità di monetine gettate nel corso degli anni.

L’accesso alla parte bassa della Fontana di Trevi non richiederà prenotazioni o orari specifici, ma sarà limitato a un certo numero di persone alla volta, con il supporto di hostess e steward per regolare i flussi. Anche se il monumento rimarrà visibile dalla piazza, dopo i primi mesi del 2025 potrebbe essere introdotto un contributo economico per l’accesso ravvicinato, come indicato dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, durante una conferenza in Campidoglio.

L’annuncio di Gualtieri sul numero chiuso alla Fontana di Trevi accende il dibattito: tra ticket e critiche

La proposta del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, di introdurre un numero limitato di accessi alla Fontana di Trevi ha sollevato polemiche. Dopo aver comunicato l’avvio dei lavori di manutenzione straordinaria del monumento, Gualtieri ha chiarito durante un’intervista a Sky che l’eventuale ticket d’ingresso, quando introdotto, potrebbe essere di 1 o 2 euro. Tuttavia, dalle opposizioni politiche, in particolare dalla destra, arrivano forti critiche. Per loro, il problema non è tanto il turismo di massa, quanto la mancanza di adeguati controlli nella zona.

L’accesso alla Fontana di Trevi sarà regolato

Con l’inizio dei lavori di manutenzione straordinaria, verrà installata una passerella che permetterà di gestire meglio il flusso di visitatori attorno alla fontana. A partire da dicembre, la gestione dell’accesso sarà affidata a Zétema Progetto Cultura, incaricata dal Comune. Non sono previsti tornelli, ma sarà creato un sistema di controllo per evitare un sovraffollamento nell’area intorno alla fontana.

Il costo del biglietto: 1 o 2 euro

Al momento, ha specificato il sindaco durante l’intervento dell’8 ottobre su Sky, non è ancora stato deciso nulla in merito a un eventuale ticket d’ingresso. Tuttavia, Gualtieri ha anticipato che il costo sarebbe piuttosto contenuto, oscillando tra 1 e 2 euro. Il sindaco ha anche sottolineato che i lavori in corso sono regolari operazioni di manutenzione e che le monetine raccolte dalla fontana continuano a essere donate alla Caritas. L’obiettivo della regolamentazione, secondo Gualtieri, è semplicemente quello di limitare l’affollamento e permettere ai visitatori di godersi meglio il monumento.

Le critiche di Fabio Rampelli

Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei deputati e esponente di Fratelli d’Italia, ha espresso forti perplessità sulla proposta di Gualtieri. Secondo Rampelli, la Fontana di Trevi, celebre per essere un simbolo della Dolce Vita di Fellini, non dovrebbe diventare oggetto di una gestione burocratica, con l’introduzione di biglietti d’ingresso e sistemi di controllo. Rampelli critica duramente il contingentamento degli accessi, definendolo un duro colpo all’immaginario collettivo legato al monumento, e accusa l’amministrazione comunale di ignorare i veri problemi della piazza.

“Mancano i controlli, troppi negozi di souvenir”

Rampelli ritiene che i veri problemi della zona non siano legati al numero di turisti, ma alla scarsa vigilanza e alla presenza di numerosi negozi di souvenir di cattivo gusto. Secondo lui, invece di limitare l’accesso alle piazze monumentali, bisognerebbe concentrarsi sul miglioramento della qualità dell’area e sui servizi offerti ai visitatori. Critica anche l’idea di contingentare l’accesso alle città d’arte, sottolineando come questo possa rappresentare una barriera culturale per le classi meno abbienti, che rischiano di essere escluse dal patrimonio artistico e storico.

No al Bivacco

Tra le altre novità, verrà imposto un divieto di bivacco vicino alla fontana, pur consentendo ai visitatori di sedersi nelle aree predisposte. Tuttavia, non sarà permesso consumare cibo in questo spazio, in linea con l’idea che la Fontana di Trevi, come un’opera d’arte, meriti il rispetto riservato ai capolavori museali.

Questi interventi, che includono anche lavori di manutenzione straordinaria, rappresentano un tentativo di preservare al meglio la Fontana di Trevi, conciliando la sua fruizione da parte del pubblico con l’esigenza di proteggerla da un turismo di massa spesso invasivo.

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