Sparatoria al comizio di Trump: l’FBI conferma, “L’obiettivo era ucciderlo” Video

Cecchino del Secret Service uccide il sospetto a 150 metri dal palco

Smartopic Smartopic - Redazione
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Tentato omicidio a Butler, Pennsylvania

L’obiettivo della sparatoria avvenuta durante il comizio di Donald Trump a Butler, Pennsylvania, era uccidere l’ex presidente degli Stati Uniti. Gli investigatori dell’FBI ne sono certi. L’agente speciale Kevin Rojek, responsabile dell’ufficio locale di Pittsburgh, ha dichiarato in una conferenza stampa subito dopo l’attacco: «Questa sera abbiamo avuto quello che chiamiamo un tentativo di omicidio contro il nostro ex presidente Donald Trump».

Vittime e feriti

Nella sparatoria, una persona tra il pubblico è morta e altre due sono ricoverate in gravi condizioni. Il sospetto attentatore è stato ucciso da un cecchino del Secret Service. L’FBI sostiene di aver identificato l’uomo, ma non ha ancora diffuso l’identità. Secondo una fonte citata dal Washington Post, il sospetto sarebbe un ventenne della Pennsylvania, trovato senza documenti.

L’attacco

Il sospetto è riuscito ad avvicinarsi a meno di 150 metri dal palco di Trump. Un video pubblicato sui social e verificato dall’agenzia AP mostra il corpo di una persona in mimetica grigia immobile sul tetto di un edificio presso la Agr International Inc., vicino all’area del Butler Farm Show dove si è tenuto il comizio. L’attentatore avrebbe utilizzato un fucile stile AR-15, una delle armi più comuni nelle sparatorie di massa.

Indagini in corso

Non è ancora chiaro se il colpo che ha ferito Trump provenga dal sospetto attentatore ucciso dal Secret Service. Alcune testimonianze suggeriscono la possibilità di un secondo attentatore, ma l’FBI ha confermato per ora un solo sospettato. L’agente Rojek ha spiegato che prima del comizio non c’erano stati segnali di minacce. Secondo la CNN, la protezione dell’ex presidente Trump era stata recentemente rafforzata dal Secret Service.

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