Novità per le Abitazioni: Altezze e Superfici Ridotte
Le nuove disposizioni stabiliscono che le abitazioni con un’altezza di 2,40 metri e una superficie di 28 metri quadri per due persone o di 20 metri quadri per una persona saranno considerate abitabili. Questa modifica arriva in attesa del Salva Milano, che mira a chiarire il regime delle operazioni di riqualificazione urbana, e rappresenta una delle novità più attese e subito contestate nella legge di conversione del decreto Salva Casa (Dl n. 69/2024), con Dario Iaia (Fratelli d’Italia) ed Erica Mazzetti (Forza Italia) come relatori.
Come auspicato dal leader della Lega, Matteo Salvini, le nuove regole superano parzialmente una norma del 1975. Non si tratta di una riforma organica dei requisiti per l’abitabilità, ma i progettisti responsabili potranno asseverare la conformità del loro elaborato alle norme igienico-sanitarie in casi specifici, derogando alle regole generali. Le altezze minime dei locali potranno scendere sotto i 2,70 metri previsti oggi, fino a 2,40 metri.
Nuove Regole per Monolocali e Bilocali
Le nuove norme prevedono che i monolocali potranno avere una superficie minima di 20 metri quadri, rispetto agli attuali 28 metri quadri, e i bilocali potranno ridursi da 38 a 28 metri quadri. Queste eccezioni saranno valide solo per interventi di recupero che migliorino le caratteristiche igienico-sanitarie dell’immobile o per progetti di ristrutturazione che ottimizzino la ventilazione e i riscontri d’aria.
La modifica punta a una revisione strutturale dei requisiti di abitabilità, rispondendo alle richieste di imprese e progettisti che considerano i requisiti del 1975 anacronistici. Tuttavia, la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga, ha criticato la misura: «Salvini sdogana la “casetta dei sette nani” e riduce le dimensioni minime per l’abitabilità dei monolocali a 20 metri quadri. E intanto riduce anche l’altezza minima dei locali abitabili. Una scelta scellerata che aprirà la strada ad alloggi sempre meno vivibili e sempre più costosi».
Semplificazioni per i Cambi di Destinazione d’Uso
Un altro punto rilevante riguarda i cambi di destinazione d’uso, che sono stati ulteriormente semplificati. Saranno considerati cambi di destinazione senza opere quelli che comprendono attività in edilizia libera. Inoltre, i cambi saranno sempre ammessi sia “con” che senza opere. Questa misura apre la possibilità di cambi di destinazione per primi piani e seminterrati, nei casi consentiti dalla legislazione regionale. Anche in questo caso, le critiche non sono mancate, con il Pd che parla di «totale deregulation dei cambi di destinazione d’uso».
È stata inoltre approvata una norma che introduce disposizioni a favore delle zone devastate dalla catastrofe del Vajont del 9 ottobre 1963. Infine, il decreto prevede una semplificazione sui sottotetti, consentendo il loro recupero anche quando non sia possibile mantenere il rispetto delle distanze minime tra edifici e dei confini.
Prossimi Passaggi Legislativi
I lavori in commissione Ambiente sono stati chiusi e nella giornata di oggi il decreto passerà all’Aula. La prossima settimana sarà il turno del Senato, con pochi giorni di margine prima della scadenza prevista per la conversione del decreto, il prossimo 28 luglio. Il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha dichiarato: «Conto che entro le prossime ore si approvino gli ultimi emendamenti del Salva Casa, che arrivi in Aula entro questa settimana e che venga convertito definitivamente in legge entro la pausa estiva» .