La Coreografia dell’Attentato: Trump, il Pugile Improvvisato
Ah, Donald Trump. Sempre pronto a trasformare ogni evento in uno spettacolo degno di Broadway. Secondo Augias, la reazione di Trump al colpo che ha sfiorato il suo orecchio destro è stata pura arte istintiva. Quando ha sentito il bruciore, si è toccato la parte ferita, ha guardato il sangue sulla mano e, mentre i servizi segreti lo trascinavano via come una rockstar tra i fan impazziti, ha alzato il pugno gridando “Combattere, combattere”. Non proprio la reazione che ci si aspetterebbe da un ex presidente in pericolo, ma sicuramente degna di un Oscar.
Berlusconi e la Statuetta Volante: Un’Anteprima della Politica Drammatica
Non è la prima volta che un leader politico utilizza il proprio sangue come strumento di comunicazione. Augias ci ricorda il famigerato episodio del 2009, quando Silvio Berlusconi fu colpito da una statuetta del Duomo di Milano lanciata da Massimo Tartaglia. Anche Berlusconi, con il volto rigato di sangue e due denti fratturati, mostrò il suo dramma personale alla folla e alle telecamere. Come Trump, Berlusconi capì immediatamente il potere della sofferenza visibile, trasformando un attacco in un’arma elettorale.
L’Indignazione Sociale: Odio, Età e Politica
Non sorprende che l’articolo di Augias abbia scatenato un vespaio di polemiche. In rete, molti hanno attaccato il giornalista, spesso senza nemmeno leggere l’articolo, accusandolo di diffondere odio. Alcuni, dimostrando un’originalità degna di nota, hanno puntato sul bersaglio facile della sua età. Opinionisti di destra e politici sono saliti sul carro dell’indignazione. Matteo Salvini, senza nominare Augias direttamente, ha sottolineato la gravità dell’attentato a Trump, mettendo in guardia contro la retorica pericolosa che dipinge i nemici politici come mostri. Il senatore leghista Claudio Borghi ha rincarato la dose, riprendendo un commento su X che accusa Repubblica di trasformare il coraggio di rialzarsi di Trump in un mero strumento elettorale.
Sangue e Spettacolo: La Nuova Frontiera della Comunicazione Politica
In questo teatrino della politica moderna, dove ogni ferita diventa un’opportunità, Augias ci invita a riflettere su una verità scomoda: in campagna elettorale, persino il sangue può diventare una risorsa strategica. La consapevolezza che l’esibizione del proprio dolore possa galvanizzare i sostenitori è un’arte che pochi leader padroneggiano. Trump e Berlusconi, ciascuno a suo modo, hanno dimostrato che nel grande show della politica, non c’è spazio per la vulnerabilità sincera. Solo per la performance.