Sono tre uomini e una donna, tutti poco più che ventenni e senza precedenti penali, i presunti autori dell’aggressione alla coppia gay avvenuta nel quartiere Eur di Roma. Le forze dell’ordine hanno rapidamente identificato i quattro aggressori, grazie alle testimonianze delle vittime e alle immagini delle telecamere di sorveglianza.
Una Notte Normale Trasformata in Incubo
Era una notte come tante a Roma. Alle 4 del mattino, i due ragazzi, dopo essere usciti da un locale, stavano attraversando la strada tenendosi per mano. Improvvisamente, un’auto con a bordo i quattro giovani è arrivata a tutta velocità, rischiando di investirli. La vettura si è fermata bruscamente e da lì è iniziato un minuto di pura violenza: calci, cinghiate, pugni e insulti omofobi. La furia degli aggressori si è scatenata senza alcun motivo apparente, per poi fuggire rapidamente dalla scena.
La Denuncia delle Vittime e il Supporto del Gay Center
Le immagini dell’aggressione, immortalate in un video diffuso dal Gay Center, hanno rapidamente fatto il giro del web. Le due vittime hanno rilasciato una dichiarazione attraverso il contact center antiomofobia, esprimendo la loro frustrazione e determinazione: “Non possiamo più accettare di vivere in una società dove la violenza, come quella che abbiamo subito, è ancora una triste realtà. Io e il mio ragazzo ci teniamo a lanciare un messaggio contro ogni tipo di aggressione. Siamo stanchi di dover avere paura di passeggiare mano nella mano, di guardarci continuamente alle spalle, di vivere con l’ansia costante di essere vittime di atti insensati”.
L’Indignazione della Comunità e le Richieste di Giustizia
La diffusione delle immagini ha scatenato una forte ondata di indignazione. Numerose associazioni LGBTQ+ e personalità pubbliche hanno espresso solidarietà alle vittime e hanno chiesto giustizia. Il Gay Center ha organizzato una manifestazione di supporto, invitando la cittadinanza a unirsi per dire no alla violenza omofoba e per chiedere azioni concrete da parte delle istituzioni.
Le forze dell’ordine continuano le indagini per assicurare alla giustizia i responsabili di questo vile attacco. La speranza è che episodi come questo non si ripetano più e che si possa vivere in una società dove ogni individuo, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, possa sentirsi al sicuro.