Pare che la crisi di Warner Bros. Discovery sia diventata una saga più lunga delle loro serie TV. Secondo Deadline, oggi le azioni della multinazionale hanno fatto un tuffo acrobatico, raggiungendo minimi storici sotto i 7 dollari.
Dopo i risultati trimestrali deludenti pubblicati ieri, i mercati hanno risposto con una risata amara, svalutando i titoli del gigante dell’intrattenimento del 12%. A peggiorare la situazione, la mancata riconferma dei diritti per l’NBA e un calo delle entrate pubblicitarie hanno contribuito a una perdita complessiva di ben 11 miliardi di dollari.
David Zaslav, l’amministratore delegato, ha deciso di affrontare la situazione con il carisma di un capitano del Titanic. Durante un meeting con gli azionisti, ha dichiarato candidamente: “Se sono deluso dal fatto che l’andamento nel settore televisivo tradizionale non sia migliorato? Si è parlato di ripresa quasi un anno e mezzo fa. E non è successo. La situazione è quella che è. Stiamo gestendo la situazione nel miglior modo possibile.“
In altre parole, la nave affonda ma almeno abbiamo le orchestre che suonano.
Per chi non fosse al corrente, la crisi di Warner Bros. Discovery è ormai un feuilleton ininterrotto. Nel 2022, la compagnia aveva annunciato tagli per oltre 2 miliardi di dollari, un tentativo disperato di salvare il salvabile. Ma, a quanto pare, nemmeno i saldi fuori stagione hanno funzionato.
E come ciliegina sulla torta, il New York Times ha rivelato che Warner Bros. stava valutando di vendere la sua divisione gaming. Una mossa che ha subito attirato l’attenzione di Microsoft, desiderosa di aggiungere al proprio portafoglio IP di successo come Harry Potter, Game of Thrones e il Multiverso DC.
Insomma, se c’è una cosa certa, è che Warner Bros. Discovery sta regalando più colpi di scena della migliore delle sue fiction. Riusciranno a trovare un lieto fine? La suspense continua.