Francesco Totti sul ritorno in campo? Più che una possibilità, sembra una trovata pubblicitaria esilarante. Il Pupone ha infatti dichiarato di aver preso la questione “seriamente” e che c’è già qualche squadra pronta ad accoglierlo – magari con un campo rinforzato, considerando i 48 anni e il leggero “peso da papà” che il nostro Capitano ha messo su tra una partita a padel e l’altra.
“Non è uno scherzo,” ha assicurato Totti. “Ci sono una o due squadre interessate, vediamo cosa mi dice il fisico.” Ah, il fisico: l’unico che ancora non sa se ce la farà a sostenere 90 minuti in campo, magari senza uno snack a metà tempo. Quanto alla testa, Totti dice che ha già la sua risposta. E chissà che non sia: “Ma chi me lo fa fare?”
Sì, perché scendere in campo a quasi 50 anni sarebbe un record senza precedenti, e i record – lo sappiamo – il Capitano li ha sempre amati. Ma anche i grandi giocatori hanno i loro limiti, e questa volta forse il fisico ci sta mettendo un po’ del suo nel ricordargli che c’è una bella differenza tra il padel e una partita in Serie A. Sembra che persino Monza e Como siano interessate a questa “operazione nostalgia”, un colpaccio mediatico che porterebbe visibilità globale. Secondo il guru della pubblicità, Cesare Casiraghi, avere Totti in squadra equivarrebbe a una pioggia di milioni di euro in sponsor, merchandising e… magari anche in prodotti anti-infiammatori.
E mentre Totti pensa al campo, il marketing sogna: le maglie personalizzate, le docu-serie, l’epico ritorno della leggenda. Davide Ciliberti di Purple & Noise conferma: “Lo vedrei bene al Monza o al Como, un club di Serie A minore che potrebbe approfittare del colpo mediatico.” Per non parlare degli Hartono, proprietari del Como, che da ottuagenari, ma molto svegli sul fronte marketing, potrebbero trasformare il loro club in un fenomeno virale anche in Oriente.
Insomma, il Pupone sembra pronto a tutto… o quasi. Se non fosse che, mentre i tifosi immaginano il suo ritorno, Totti ha già prenotato le finali di padel a novembre. E se sul campo di calcio magari arranca, sul campo di padel la sua forma c’è eccome. Forse, allora, più che un “tornare”, sarebbe meglio un bel “restare”.