Un’assenza che parla chiaro! Sigfrido Ranucci ha deciso di saltare la presentazione dei nuovi palinsesti Rai, e non lo fa certo per una fuga al mare! La sua assenza è un chiaro messaggio all’azienda, accusata di non rispettare la sua creatura, Report, la trasmissione che ha conquistato il titolo di miglior programma informativo su Rai 3. La polemica, come un bel popcorn, si scoppietta all’idea di un possibile spostamento del programma in autunno.
“Non ne parlo, non voglio guai”, ha chiosato Ranucci, cercando di mantenere la pace durante un evento legato al suo libro La scelta. Ma, a sorpresa, confessa che è la prima volta in 30 anni che si tira indietro. E cosa c’è sotto? Un anticipato debutto per Report che potrebbe far saltare il copione!
Report, un tesoro da rispettare
Il conduttore, con un tono da gladiatore, sostiene che Report merita rispetto. “Sei un gioiello della Rai, e come tale va trattato!” ha tuonato Ranucci, sottolineando il prestigio della sua trasmissione nel panorama del servizio pubblico. E chi non lo farebbe?
“L’amore del pubblico non ha prezzo!” ha aggiunto, con la dolcezza di un cioccolatino. Questa approvazione popolare lo ha riconciliato con le sue scelte: niente padrini politici, solo lui e il suo pubblico, in un abbraccio simbolico che fa invidia a qualsiasi soap opera.
La libertà di informazione: un lavoro da equilibrista
Ranucci ha anche toccato un tema delicato: la lotta per la libertà di informazione. “Bisogna capire quanto impegno serve per difendere questa libertà”, ha dichiarato, lanciando un appello ai cittadini per restare informati. Non è facile, ma è una missione!
E ora, il colpo di scena: Report potrebbe essere traslocato alla domenica sera, pronto a riempire il vuoto lasciato da Che tempo che fa. Ranucci ne aveva già parlato in radio, chiarendo che non si tratta di un “trasloco” ma di una questione di rispetto. “Spostarlo per metterlo in difficoltà? No, grazie!”, ha commentato con un pizzico di ironia.
La metafora del marito geloso
Per chiarire la sua posizione, Ranucci ha usato una metafora che fa sorridere: “Pensare di danneggiare Report è come un marito che si fa un bel dispetto tagliandosi i… zebedei!” E giù risate! Report, secondo lui, non appartiene a nessuno, nemmeno a chi comanda la Rai, ma è di tutti noi che paghiamo il canone. Come dargli torto?!