La Festa del Cinema di Roma si è chiusa in modo esplosivo: Johnny Depp, premiato per la sua carriera, ha ricevuto l’applauso del pubblico e l’omaggio di Riccardo Scamarcio, protagonista del suo nuovo film “Modì”. Ma Scamarcio ha fatto di più che consegnargli il premio – ha regalato un momento esilarante con un discorso che nessuno si aspettava.
“Quando mi hanno chiesto di premiare Johnny, ho pensato di preparare qualcosa di formale,” ha esordito Scamarcio, visibilmente emozionato. Poi, in un colpo di scena in pieno stile Carmelo Bene, ha citato il celebre “Nostra Signora dei Turchi”: “Ci sono cretini che la Madonna l’hanno vista e cretini che non l’hanno mai vista… ma che volano lo stesso!” Rivolgendosi a Depp, ha aggiunto con affetto: “Johnny, tu sei un cretino che non l’ha mai vista… ma voli, voli tantissimo!” Risultato? Un boato di applausi e un sorriso da parte di Depp.
I due attori si sono abbracciati, con Scamarcio che ha persino scherzato sul peso del premio. “Allora parlerò a lungo!” ha replicato Depp ironicamente, portando l’atmosfera alle stelle prima della proiezione di “Modì”, che racconta la tumultuosa vita di Amedeo Modigliani.
“Modì”: la visione di Johnny Depp sulla vita di Modigliani
Il film “Modì – Three Days on the Wing of Madness” è la seconda regia di Depp, che già nel 1997 si era cimentato con “The Brave”. In questa nuova avventura, Riccardo Scamarcio interpreta Modigliani in un’intensa ricostruzione della Parigi del 1916, con apparizioni di Al Pacino, Antonia Desplat e Luisa Ranieri. La pellicola, che arriverà nelle sale italiane tra fine novembre e inizio dicembre, porta lo spettatore nei momenti più disperati e appassionati del celebre artista, tra amici, amori e tentazioni di fuga.
Una serata tra amici, arte e anarchia
Scamarcio ha raccontato in conferenza stampa come lavorare con Depp sia stata un’esperienza unica: “Johnny mi ha parlato della sua amicizia con Marlon Brando e di come crea i suoi personaggi. È stato un confronto che mi ha dato conferme importanti,” ha detto. Scamarcio ha aggiunto che il personaggio di Modigliani, in fondo, gli somiglia un po’: “Lui, come Johnny, ha una visione anarchica e ingenua della vita.” Anche Al Pacino, nel ruolo del collezionista Maurice Gangnat, ha portato la sua magia, rendendo il tutto ancora più memorabile per l’attore italiano.
“Questo Modigliani somiglia parecchio a Johnny Depp!“
Johnny Depp e il suo tempismo leggendario non deludono mai: questa volta, un “imprevisto aereo” lo ha tenuto lontano dalla conferenza stampa del suo film “Modì” alla Festa del Cinema di Roma. A coprire per lui è stato Riccardo Scamarcio che non ha perso tempo e, con un tono un po’ ironico, ha raccontato che il Modigliani portato sullo schermo è un alter ego di Depp, con una purezza tutta pronta a esplodere in “qualcosa di pericoloso”. E, ironia della sorte, quel Modigliani gli somiglia anche un po’ a lui.
Il film esplora tre giorni nella turbolenta vita del pittore bohémien, intento a sfuggire alla polizia nella Parigi del 1916, tra alcol, risse e le muse che lo adorano, come Beatrice Hastings (interpretata da Antonia Desplat). Con il suo talento non ancora compreso e una creatività incontenibile, Modigliani vive all’estremo, incapace di sopportare che qualcuno osi giudicare la sua arte.
“L’incontro con Johnny è stato come un battesimo del fuoco,” ha raccontato Scamarcio, “mi ha confermato che stare sul filo del rasoio – un po’ in senso metaforico, ma anche no – è dove trovi il vero humus creativo.” Tradotto: perché accontentarsi del “compitino” quando si può flirtare con il baratro? Con “Modì”, Depp dipinge un affresco bohémien della Parigi di quegli anni, una città al tempo stesso luminosa e oscura. Per Depp, è un ritorno alla regia ma anche una riflessione su cosa significhi essere artista: ribelle, sognatore e, forse, anche un po’ cretino…
Ancora un genio: Riccardo Scamarcio, il Caravaggio ne “L’ombra di Caravaggio”
Riccardo Scamarcio non è la prima volta infatti che interpreta un artista geniale: Si è calato nei panni di Caravaggio nel film “L’ombra di Caravaggio” già nel 2022, diretto da Michele Placido. Il film portò sullo schermo un ritratto audace del celebre pittore, esplorando i lati oscuri e passionali della sua vita nella Roma del XVII secolo. Scamarcio interpreta il Caravaggio con la sua nota intensità, tratteggiando un personaggio ribelle, diviso tra l’amore per l’arte e una costante tensione con le autorità ecclesiastiche, in un periodo storico dove la libertà artistica spesso si scontrava con il potere religioso.
Placido, regista del film, ha scelto Scamarcio proprio per la sua capacità di trasmettere la complessità del pittore: un uomo provocatorio e tormentato, capace di illuminare il mondo dell’arte con una nuova visione drammatica e realistica, pur rimanendo ai margini della legalità.
“L’ombra di Caravaggio” non è solo un biopic ma anche un’esplorazione dei contrasti dell’epoca, e la performance di Scamarcio ha portato l’iconico artista a nuova vita, celebrando l’eredità rivoluzionaria di un genio incompreso.