Il Fascino dell’Aurora Boreale nell’Ultimo Video della ISS: Il Time-Lapse del Comandante SpaceX

Il 21 luglio, Matthew Dominic, comandante della missione SpaceX Crew-8 e astronauta della NASA, ha rilasciato un video time-lapse mozzafiato della Stazione Spaziale Internazionale. Il filmato mostra la ISS che attraversa un'aurora boreale e prosegue fino all’alba, con un breve passaggio di una meteora. Per un'esperienza visiva ottimale, è consigliato visualizzare il video a schermo intero.

Smartopic Smartopic - Redazione
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Il 21 luglio, il comandante della missione SpaceX Crew-8, l’astronauta della NASA Matthew Dominic, ha condiviso un video straordinario che cattura la Stazione Spaziale Internazionale mentre attraversa un’aurora boreale. Il filmato, un time-lapse mozzafiato, mostra il fenomeno luminoso che si estende fino all’alba, offrendo anche un fugace ma suggestivo scorcio di una meteora che si tuffa nell’atmosfera terrestre.

Un’Incantevole Danza di Luci: Il Video Spettacolare

Per apprezzare appieno la bellezza di questa ripresa, si consiglia di visualizzarla a schermo intero. L’incredibile sequenza di immagini regala uno spettacolo visivo senza pari, offrendo un’esperienza unica e affascinante della magia dell’universo.

Aurora Boreale: Cos’è, Come si Forma e Perché è Apparsa in Italia

Il 5 novembre 2023, un fenomeno celeste straordinario ha incantato l’Italia: un’aurora boreale visibile dalle regioni del Nord fino alla Puglia, un evento eccezionale per il nostro paese. Ma cos’è esattamente un’aurora boreale e cosa ha permesso a questo spettacolo di manifestarsi così a sud?

Cos’è un’Aurora Boreale

L‘aurora boreale, nota anche come “aurora polaris” nell’emisfero settentrionale, è un fenomeno ottico che si verifica nella ionosfera, a circa 100-500 chilometri di altezza. Questo spettacolo di luci è generato dall’interazione tra le particelle cariche del vento solare e i gas atmosferici, come ossigeno e azoto. Quando il vento solare, composto da particelle cariche elettricamente, collide con l’atmosfera terrestre, provoca reazioni chimiche che creano i famosi bagliori colorati. I colori predominanti sono il verde e l’azzurro, ma possono comparire anche tonalità di rosa e rosso, come nell’aurora visibile in Italia il 5 novembre.

Rosso o verde? Generalmente, nelle aurore boreali è predominante il verde, ma ultimamente la tonalità principale tende a essere rossa. Da cosa dipende questa variazione? I colori che caratterizzano le aurore dipendono, tra le altre cose, dall’energia delle particelle che interagiscono con l’atmosfera e dal tipo di gas presenti. L’ossigeno atomico, che si trova alle altitudini coinvolte nei recenti fenomeni, tende a produrre una colorazione rossa piuttosto che verde.

Perché è Apparsa in Italia

Le aurore polari sono tipicamente visibili vicino ai poli a causa dell’intensità del campo magnetico terrestre, che è meno potente nelle regioni polari e permette al vento solare di penetrare più facilmente. Tuttavia, durante le tempeste geomagnetiche, particolarmente forti, le aurore possono manifestarsi anche a latitudini inferiori.

Il 5 novembre 2023, un’intensa tempesta geomagnetica di Classe G3, innescata da due espulsioni di massa coronale (CME) del Sole, ha colpito la Terra. Questo flusso particolarmente energetico di particelle ha provocato una perturbazione sufficientemente forte da rendere visibili le aurore boreali anche in Italia. In particolare, l’energia del vento solare ha interagito con l’atmosfera terrestre a quote molto elevate, sopra i 400 chilometri, permettendo alla luce dell’aurora di essere visibile anche al di fuori delle normali latitudini polari.

Come Nascono le Aurore

L’aurora si forma quando le particelle cariche del vento solare colpiscono gli atomi di ossigeno e azoto nella ionosfera. Questa interazione produce piccoli lampi di luce che, ripetuti milioni di volte, possono dar vita a spettacolari archi aurorali. La colorazione dell’aurora dipende dalla densità atmosferica e dalla composizione del gas nella zona interessata. Gli archi pulsanti sono tra le formazioni più spettacolari, e la tonalità rossa, vista anche il 5 novembre, indica che l’interazione è avvenuta a quote elevate.

La Visibilità a Latitudini Inferiori

Le aurore sono generalmente visibili vicino ai poli perché il campo magnetico terrestre è meno intenso in queste aree. Tuttavia, durante tempeste solari particolarmente forti, come quella del 5 novembre, l’aurora può essere visibile anche a latitudini più basse. Questo fenomeno non richiede necessariamente una tempesta geomagnetica di Classe G5, come quella del celebre Evento di Carrington del 1859, ma una tempesta di Classe G3 può comunque portare a manifestazioni spettacolari.

Esempi di Osservazione

Andenes, un piccolo insediamento norvegese, è famoso per le sue spettacolari aurore boreali. Le fotografie di Gianfranco Ercolani, scattate a febbraio 2018, mostrano il caratteristico faro di Andenes e l’affascinante fenomeno aurorale che si può osservare lì. Andenes è anche noto per le escursioni di whale watching e bird watching, attirando visitatori da tutto il mondo.

Fotografia di Gianfranco Ercolani, caratteristico faro di Andenes

L’aurora boreale visibile in Italia il 5 novembre è stata un raro e affascinante evento, reso possibile da condizioni geomagnetiche particolarmente favorevoli. Questo spettacolo dimostra la bellezza e la complessità dei fenomeni naturali che collegano la nostra Terra con il vasto universo.

Aurora boreale, quando tornerà in Italia e quali saranno i prossimi colori dell’aurora?

Anche il 10 maggio 2024 l’aurora Boreale è arrivata in Italia, ecco uno scatto meraviglioso nei pressi di Torino immortalato da un utente. Sarà possibile fare previsioni sulle aurore grazie all’indice di intensità delle tempeste solari, chiamato Kp, che va da 0 a 9. Di solito, fino a un indice di 4 non si osservano fenomeni visibili in Italia (mentre c’è maggiore probabilità per le regioni ad alta latitudine). La tempesta che ha causato l’aurora boreale del 10 maggio aveva un indice Kp di 8/9.

Tuttavia, una nota importante: non aspettatevi di vedere a occhio nudo gli stessi effetti che compaiono nelle foto. Queste ultime, infatti, sono realizzate con tempi di esposizione più lunghi rispetto a quelli dell’occhio umano e quindi mostrano effetti più intensi (e in alcuni casi potrebbero anche essere “ritoccate”…).

Altri fenomeni rari in Timelapse: il Temporale in Sudafrica

Qualche settimana fa, il Comandante SpaceX Matthew Dominic ha avuto una fortuna straordinaria: è riuscito a catturare un timelapse di un temporale al largo della costa del Sudafrica, e uno dei fotogrammi ha immortalato un fenomeno estremamente raro, uno sprite rosso ovvero “spettro rosso”: Questo evento è davvero raro e eccezionale. Lo spettro rosso, noto anche come red sprite o semplicemente sprite, è un fenomeno elettrico atmosferico ancora poco compreso. Si manifesta negli strati superiori dell’atmosfera, fino a circa 80 km di altitudine, e si verifica sopra le tempeste di fulmini, generalmente associato alla ionizzazione dell’aria. Questi fenomeni sono difficili da osservare a occhio nudo a causa della loro brevissima durata, che dura solo pochi millisecondi.

Nel corso del XX secolo, sono stati segnalati avvistamenti di “lampi rossi” sopra le tempeste di fulmini, sia da parte di osservatori a terra che di piloti. Il primo spettro rosso catturato fotograficamente risale al 6 luglio 1989, durante la calibrazione di una fotocamera progettata per la luce debole. Per questo scatto, il Comandante ha utilizzato un obiettivo da 50 mm con apertura f/1.2, un tempo di esposizione di 1/5 di secondo e un valore ISO di 3200. Questi parametri gli hanno permesso di catturare la magnificenza e l’eccezionalità del fenomeno. Nel video di seguito, il Time-Laps che ha catturato il frame del Lampo Rosso. Eventi eccezionali come questi saranno raramente replicabili. Nel frattempo ci godiamo lo spettacolo comodamente seduti …

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