Addio a Johan Neeskens, il “tuttocampista” dell’Olanda e dell’Ajax: il calcio piange uno dei suoi grandi protagonisti

La scomparsa di Johan Neeskens, l'iconico "tuttocampista" dell'Olanda e dell'Ajax, lascia un vuoto nel mondo del calcio: simbolo del "calcio totale" degli anni '70, protagonista con Johan Cruijff nell'Arancia Meccanica e vincitore di trofei con l'Ajax e il Barcellona, il suo talento versatile ha cambiato per sempre il gioco, ispirando generazioni di calciatori

Smartopic Smartopic - Redazione
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Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Johan Neeskens, icona dell’Ajax e della nazionale olandese degli anni ’70. Neeskens, morto a 73 anni, ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio, grazie al suo ruolo fondamentale nell’Olanda del “calcio totale” e nelle vittorie dell’Ajax.

La notizia ha sorpreso anche Dino Zoff, ex portiere della Juventus e dell’Italia, che ha espresso incredulità sulla sua età: “Pensavo fosse più vecchio. Ero già avanti negli anni quando giocavo contro di lui” ha dichiarato Zoff, ricordando le sfide intense contro Neeskens e la formidabile Olanda.

Neeskens apparteneva all’epoca del calcio anni ’70, dove l’Olanda “totale” era sinonimo di innovazione tattica e bel gioco. Dino Zoff, con la Juventus, ha affrontato Neeskens in diverse occasioni, perdendo la finale di Coppa dei Campioni del 1973 contro l’Ajax e subendo la sconfitta con la nazionale italiana ai Mondiali del 1974 e in particolare in Argentina nel 1978. In queste competizioni, Neeskens era uno dei protagonisti, noto non solo per la sua abilità nel calciare rigori quasi perfetti, ma soprattutto per la sua versatilità in campo.

Come riportato da Calciomercato.com, Neeskens incarnava la figura del “tuttocampista” per eccellenza. Poteva giocare in qualsiasi posizione del campo: mezzala, trequartista, seconda punta e persino difensore. Era uno dei simboli di quella squadra perfetta, capitanata dall’altrettanto leggendario Johan Cruijff. Insieme a Cruijff, Neeskens contribuì a definire il “calcio totale“, uno stile di gioco fluido in cui ogni giocatore era capace di ricoprire più ruoli, incarnando la filosofia di una squadra dove non esistevano posizioni rigide.

Ruud Krol, compagno di squadra e amico, ha ricordato con affetto Neeskens. In un’intervista a ilmattino.it, ha raccontato come Neeskens si fosse subito integrato nel gruppo dell’Ajax e della nazionale olandese, creando un legame indissolubile con giocatori come Cruijff e Haan. “Condividemmo un tempo irripetibile dal 1970 al 1974”, ha dichiarato Krol, sottolineando come quella squadra abbia lasciato un’impronta indelebile nella storia del calcio.

Oltre alle sue imprese con l’Ajax, Johan Neeskens è stato anche una figura chiave del Barcellona. Il presidente del club catalano, Joan Laporta, ha reso omaggio a Neeskens con parole commosse, ricordando l’impatto che l’ex calciatore ebbe sui tifosi del Barça: “Siamo sconvolti per la perdita di uno dei grandi giocatori degli anni ’70, che ha conquistato il cuore dei tifosi del Barcellona”, ha dichiarato Laporta su TUTTOmercatoWEB.

Tra coloro che hanno voluto esprimere il loro cordoglio c’è anche Frank Rijkaard, che ha ricordato con affetto i momenti condivisi con Neeskens. “Sono molto triste, ricordo i bei momenti insieme”, ha detto Rijkaard, sottolineando l’eredità di un giocatore che ha segnato un’epoca.

Johan Neeskens non era solo un grande calciatore, ma anche una figura storica che ha incarnato l’essenza del “calcio totale”. Il mondo del calcio perde oggi uno dei suoi interpreti più influenti, ma il suo ricordo e il suo contributo resteranno per sempre vivi nelle menti di tifosi e appassionati.

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