La Commemorazione a Corso Mazzini
Da stamani, lungo l’isola pedonale di Corso Mazzini, a Cosenza, i resti dell’auto su cui viaggiavano Giovanni Falcone e Francesca Morvillo sono esposti in una teca. Questo evento, voluto dal questore Giuseppe Cannizzaro, ricorda il 32° anniversario della morte del giudice Paolo Borsellino e delle vittime delle stragi di Capaci e di Via d’Amelio. Gli uomini e le donne della Polizia di Stato hanno allestito stand accanto alla teca, denominata “Quarto Savona 15” dal nome della sigla della radiomobile che scortava Falcone quel drammatico pomeriggio.
Le Attività della Polizia di Stato
Accanto alla teca, gli agenti della Scientifica e della Stradale illustrano ai giovani le modalità con cui vengono condotte le attività investigative e di controllo quotidianamente in Calabria, così come nel resto del Paese. Presenti anche il camper della campagna contro le violenze di genere e le unità cinofile, che hanno mostrato le loro capacità operative in vari scenari di intervento. Questa dimostrazione di competenza e dedizione da parte delle forze dell’ordine rappresenta un omaggio alle vittime della mafia e un monito a proseguire nella lotta contro il crimine organizzato.
L’Incontro a San Fili
Le manifestazioni proseguiranno nella serata di oggi, 19 luglio, a San Fili, in Piazza Adolfo Mauro. Qui si terrà un incontro pubblico sul tema: “Paolo Borsellino, un uomo lasciato solo“, promosso in collaborazione con l’associazione Libera, l’associazione antiracket Mani Libere e il Circolo della Stampa Maria Rosaria Sessa. Tra i partecipanti ci saranno il questore, il vicepresidente della Conferenza Episcopale italiana monsignor Francesco Savino, il procuratore distrettuale di Catanzaro Vincenzo Capomolla, e Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, caposcorta di Giovanni Falcone morto con lui a Capaci.
Testimonianze e Saluti Istituzionali
Durante l’incontro, verrà proposta la testimonianza di Emanuela Loi, nipote della poliziotta morta con Borsellino in via D’Amelio a Palermo. Emanuela, che oggi presta servizio in polizia, condividerà il ricordo di sua zia e l’eredità di coraggio lasciata. Saranno presenti anche il sindaco di San Fili, Linda Cribari, la coordinatrice del presidio di Cosenza di Libera, Franca Ferrami, e Pierluigi Ferrami dell’associazione antiracket. Pierluigi è figlio di Lucio Ferrami, assassinato dalla ‘ndrangheta nel 1981 per aver denunciato gli estorsori.
Un Omaggio alla Memoria e alla Giustizia
Questa giornata di manifestazioni non è solo un tributo alle vittime della mafia, ma anche un forte messaggio di resistenza e speranza. Le storie di coraggio e sacrificio di persone come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, e tutti coloro che hanno perso la vita nella lotta contro il crimine organizzato, risuonano ancora oggi. L’esposizione dei resti dell’auto su cui viaggiavano Falcone e Morvillo serve a ricordarci quanto sia importante non dimenticare, ma anche a spronare le nuove generazioni a continuare la lotta per la giustizia e la legalità.