Il Grande Spettacolo della Concordia Temporanea
Sta facendo notizia la Partita del Cuore, una raccolta fondi benefica che vede contrapposte una squadra formata da famosi cantanti (Nazionale Cantanti) e un’altra composta da eminenti deputati, senatori, esponenti del governo e dell’opposizione (tutti fraternamente insieme). Alessio Andreoli, autore dell’articolo de “Il Fatto Quotidiano“, si ritiene francamente molto, ma molto perplesso. Il suo stato confusionale gli impedisce di mettere ben a fuoco quello che prova nel vedere esultare insieme Ignazio La Russa, Matteo Renzi, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Giancarlo Giorgetti, Licia Ronzulli, Angelo Bonelli e tanti altri.
Team Building o Reality Show?
Certamente il fine, la raccolta fondi per ospedali e ambulatori, è nobile. Tuttavia, Andreoli non è l’unico a non vedere tutta questa nobiltà d’animo tanto sbandierata da alcuni parlamentari. Si chiede come facciano tutti questi politici a stare fianco a fianco, tifando per la stessa fazione, quando fino a ieri (e sicuramente continuerà domani) sui giornali, sui social, in TV e in Parlamento se ne dicono di ogni sorta, oltre ovviamente a menarsi direttamente nelle aule parlamentari. Andreoli ironizza sul fatto che, se lo Stato fosse una multinazionale, questa attività di squadra fuori dall’ambiente di lavoro si chiamerebbe “team building”. Ma chi ci crede davvero?
Il Paradosso della Beneficenza Politica
Andreoli non può fare a meno di notare l’ironia: i fondi raccolti andranno a migliorare proprio quegli ospedali che i nostri politici, nel corso degli anni, hanno contribuito a devastare. L’ecografo che sarà donato al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Salvatore dell’Aquila è un bel gesto, ma senza medici che lo utilizzino, a cosa serve? I cittadini sono costretti a rivolgersi agli ambulatori privati, pagando cifre esorbitanti. È come se i politici stessero cercando di rimediare ai danni che loro stessi hanno causato.
Dopo la Partita: Torneranno le Vecchie Abitudini?
E poi c’è la domanda che nessuno vuole fare: chi garantirà che, finita la partita, i nostri parlamentari non torneranno alle vecchie abitudini? Insulti, zuffe, ruberie, bugie, manipolazioni e mistificazioni. Alessio Andreoli è triste nel doverlo dire, ma il lavoro di squadra di un giorno non cambia la natura di chi, da sempre, mette gli interessi personali al di sopra di quelli dei cittadini. I parlamentari dovrebbero essere al servizio della comunità, non servirsi dello Stato per i propri interessi.
“Cari parlamentari, il vostro dovere è essere al servizio della comunità. Finché non riconoscerete tutti i problemi esistenti e non troverete soluzioni che soddisfino i bisogni dei cittadini prima delle vostre tasche, eventi come la Partita del Cuore rimarranno solo una bella vetrina”.
Un Futuro Migliore o un Altro Show?
Adesso che Andreoli ha terminato il suo predicozzo, i parlamentari possono riprendere ad accapigliarsi fino alla prossima Partita del Cuore. Ma ricordatevi che c’è metà degli aventi diritto che non vanno a votare e che, vedendovi esultare tutti insieme, pensano: “Eccoli qua, di giorno litigano e di notte vanno a rubare insieme“. Forse questa Partita del Cuore serve proprio a questo: a ridurre l’astensione e a farci credere che sono come cane e gatto, ma poi mangiano nello stesso piatto. E quante macchine per l’ecografia si potrebbero comprare eliminando i vitalizi?
Belzebù diceva: “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”. Forse aveva ragione.
La Partita del Cuore: Tra Risate, Gaffe e Solidarietà
Successo ai rigori dei politici
La partita, trasmessa ieri in differita su Rai1, ha visto una svolta inaspettata. Sebbene i cantanti avessero dominato il campo, i politici sono riusciti a raggiungere il pareggio sul 7-7 allo scadere del tempo regolamentare. I rigori hanno poi decretato la loro vittoria per 4-3. Gli artisti più incisivi, Il Tre e Rocco Hunt, hanno fallito nei momenti decisivi, ma sono stati molti i momenti di pura comicità durante il match.
Albano non stecca durante l’inno
Prima del fischio d’inizio, Albano ha intonato l’inno di Mameli. A differenza del pasticcio durante la finale di Coppa Italia, questa volta non ha steccato, forse grazie a una versione più solenne e meno marziale. In campo, lo spettacolo è stato variegato: dagli occhi della tigre di Conte al momento di calciare un rigore, che hanno ricordato quelli di Shevchenko nella finale di Champions del 2002, alle gaffe indimenticabili dei protagonisti. Eclatante la rete di Elly Schlein, proposta come spot per la visione della partita, che alla fine è stata annullata. E come non menzionare l’errore nei conteggi dei rigori decisivi, con esultanze premature da parte dei politici. La regia e il montaggio non hanno certo brillato, tanto che un rigore è stato persino tagliato.
Meme e sfottò sui social per la Partita del Cuore
In poche ore il web è stato sommerso da meme, commenti e reazioni che hanno mandato in tendenza la partita del cuore. Tra i commenti più esilaranti: “Questi dovrebbero governare un paese e non sono neanche riusciti a contare i calci di rigore per la vittoria” e “La nazionale politici che esulta per la vittoria prima che questa sia stata effettivamente definita è lo specchio preciso dell’assenza di intelligenza della classe politica attuale!”. E ancora: “Giusto i politici potevano esultare prima di vincere…manco i conti sanno fare” e “Se tutti insieme non sapete contare nemmeno un po’ di rigori, si capisce perché le finanze pubbliche sono a pezzi”.
Paralleli con Euro2024 e altre battute
Non sono mancati i paralleli con Euro2024 dopo la figuraccia dell’Italia: “Mister La Russa al posto di Spalletti e i mondiali sono nostri” oppure “Ma al posto di Scamacca non potevamo convocare Il Tre?”. E ancora: “Pensate i brividi se questa partita fosse stata commentata da Lele Adani. Chissà quanti “sudamericanismi” al goal di LDA, al cucchiaio di Oddo, per la doppietta di Mida o al passaggio filtrante di Renzi”. E ancora: “Questa partita più interessante della nazionale italiana agli Europei” e “Perfino la nazionale cantanti ha un discreto contropiede. Magari l’avesse avuto anche la nazionale maschile agli ultimi Europei…”. Anche i commentatori sono stati al centro dell’ironia: “Alberto Rimedio ha chiamato Ubaldo Pantani “Umberto” per almeno quindici volte in questa partita, e anche con una discreta convinzione…”.
Il web è scatenato
Il web non ha risparmiato neanche le comparazioni internazionali: “E comunque la Partita Del Cuore era “La Partita Del Cuore” quando a presentare c’era Fabrizio Frizzi e in attacco Luca Barbarossa faceva più goal di Batistuta” e “Se dovessi spiegare cos’è l’Italia a uno straniero, gli mostrerei questa Partita Del Cuore: caos, nessuno che capisce niente, cose che non funzionano, trash, politici che cambiano le regole a proprio favore, la corruzione, i voltagabbana, l’iconicità. L’Italia è il Paese che amo”. Non sono mancate le battute sulle personalità straniere: “Ma voi ve l’immaginate, che so, Macron e Mélenchon giocare ed esultare insieme in una Partita Del Cuore?”. E ancora: “Ha davvero giocato meglio Il Tre stasera che alcuni giocatori della nazionale per tutto l’Europeo”.
Nonostante tutto, l’importante è che l’evento ha raggiunto il suo scopo benefico, dimostrando ancora una volta che l’ironia e la solidarietà possono andare a braccetto.