Luigi Rocca morto per un malore durante una partita di calcio tra amici: l’ex Inter aveva 61 anni

Luigi "Gigi" Rocca, ex calciatore dell'Inter, è morto a 61 anni a causa di un malore durante una partita di calcio tra amici a Piacenza. Nonostante i tentativi di rianimazione e il trasporto in ospedale, non è stato possibile salvarlo. Rocca aveva iniziato la sua carriera nelle giovanili dell'Inter, debuttando tra i professionisti nel 1981. Ha giocato in varie squadre italiane, tra cui Siena, Trento e Piacenza, e dopo il ritiro dal calcio giocato, si era dedicato alla carriera di allenatore in diverse squadre dilettantistiche.

Smartopic Smartopic - Redazione
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È deceduto a 61 anni Luigi “Gigi” Rocca, ex calciatore dell’Inter, a causa di un malore improvviso mentre giocava una partita di calcio tra amici a Piacenza. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte del personale medico giunto sul posto con ambulanza e auto medica, Rocca si è accasciato al suolo e, purtroppo, non è stato possibile salvarlo. L’ex calciatore è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Guglielmo da Saliceto tramite elisoccorso, arrivato da Parma, ma i medici non hanno potuto fare nulla per evitare il tragico epilogo.

La carriera di Luigi Rocca

Luigi Rocca ha iniziato la sua carriera calcistica nelle giovanili dell’Inter, dove ha avuto l’opportunità di giocare accanto a campioni come Giuseppe Bergomi. Il suo esordio tra i professionisti avvenne nel 1981, quando indossò la maglia dell’Inter in un match di Coppa UEFA. Poco dopo, arrivò anche la sua prima e unica presenza in Serie A.

Nel corso della sua carriera, Rocca ha giocato in diverse squadre italiane, principalmente nelle categorie minori. Ha vestito le maglie di Siena, Trento e Sanremese in Serie C1, e successivamente di Taranto, Brindisi, Casertana, Piacenza, ancora Siena e infine Fidenza. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, Rocca ha intrapreso la carriera di allenatore, guidando diverse squadre dilettantistiche, tra cui Piacenza, Codogno, Fanfulla, Fiorenzuola, Brembio, BettolaSpes, Carpenedolo e Marsaglia.

La sua carriera, sia da giocatore che da allenatore, è stata segnata dalla passione per il calcio, che ha continuato a coltivare fino agli ultimi giorni della sua vita.

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