Un Bagno di Folla alla Convention
Il candidato alla vicepresidenza scelto da Donald Trump è un giovane senatore dell’Ohio con una forte identità populista di destra. J.D. Vance, a 39 anni, è la stella in ascesa nel firmamento repubblicano dell’era Trump e del movimento MAGA. Primo millennial a fare ingresso in un ticket presidenziale americano, noto per la sua ambizione e il desiderio di essere al centro dell’attenzione, potrebbe adesso anche vestire i panni dell’erede naturale del magnate.
Di sicuro ieri notte ha potuto contare su un bagno di folla entusiasta che ne ha dimostrato la presa sulla base militante: è comparso sul floor della Convention dopo l’annuncio per essere formalmente nominato dal palco, da parte del vicegovernatore del suo stato, l’Ohio. Ha attraversato per lunghi minuti le fila dei delegati assiepati che intonavano a ripetizione il suo nome, JD, stringendo mani a destra e a sinistra e tradendo emozione. Eletto senatore dell’Ohio soltanto nel 2023, si è distinto per il sostegno personale all’ex Presidente e al suo marchio di populismo conservatore.
Da Critico a Fedele Alleato
Nel farlo ha rivisto drasticamente precedenti critiche all’ex Presidente e ne ha ottenuto l’appoggio: in un tempo ora dimenticato lo aveva tacciato di delineare una “strada cupa” e di essere l’Hitler americano. Negli ultimi anni è stato invece tra i più dedicati difensori di Trump dai processi e tra i più stentorei megafoni delle infondate accuse di brogli elettorali nel 2020 ai suoi danni. Nei giorni scorsi, mentre lo stesso Trump predicava unità, è stato tra i più espliciti ad attaccare invece il Presidente democratico Joe Biden come responsabile di una demonizzazione di Trump che avrebbe portato al tentativo di assassinio di Trump.
Vance è oggi considerato tra gli ideologi del movimento MAGA. Ha sposato le posizioni dure di Trump sull’immigrazione, in politica estera ha votato contro gli aiuti all’Ucraina ed è scettico della NATO. In politica commerciale favorisce le proposte di generalizzati dazi di Trump. Sull’aborto ha tuttavia ammorbidito posizioni drasticamente contrarie per essere in linea con l’ex Presidente, che ha cancellato dagli slogan la richiesta di una legge per la messa al bando su scala nazionale considerata politicamente perdente.
Un Bestseller come Trampolino di Lancio
Per Vance il trampolino di lancio è stata un’autobiografia bestseller, “Hillbilly Elegy“, nel 2016, che racconta la sua giovinezza nell’America rurale e impoverita della regione degli Appalachi, in particolare in una cittadina dell’Ohio, Middletown, travolta dalla crisi della siderurgia e dalla fuga di solidi posti di lavoro. La madre era tossicodipendente e lui fu cresciuto dai nonni.
Il libro divenne popolare anche tra la sinistra impegnata ad analizzare il fenomeno Trump e la presa del suo populismo conservatore tra lavoratori e ceti medi e bassi bianchi. Prima della politica, Vance era stato nei marines, poi si era laureato in legge a Yale e aveva fatto carriera nel venture capital di Silicon Valley, dove è stato tra i protetti del finanziere ultra-conservatore Peter Thiel.
Il Futuro del Movimento MAGA
La scelta di Vance, secondo gli analisti, dovrebbe rafforzare l’appeal popolare e populista di Trump, portare una ventata di novità e forse dargli un successore. Trump è giunto a sorpresa in tarda serata alla Convention, con l’orecchio destro bendato, e si è accomodato a fianco di Vance, quasi un simbolo dell’identità di visione. Il rischio è però che l’asse Trump-Vance non avvicini le correnti più moderate e centriste dell’elettorato, le quali potrebbero essere cruciali per il voto di novembre per la Casa Bianca.
In sintesi, la nomina di J.D. Vance rappresenta un forte messaggio di continuità e rinnovamento per il movimento MAGA. La sua storia personale, le sue posizioni politiche e il suo legame con Trump lo rendono una figura centrale nel panorama repubblicano. Tuttavia, resta da vedere se questa scelta sarà in grado di unire il partito e conquistare l’elettorato più moderato e centrista.