Festa dei Nonni nella Solitudine Estiva: Un Paradosso di Celebrazione e Abbandono

Oggi, domenica 28 luglio, si celebra la IV Giornata mondiale dei nonni e degli anziani. Il tema scelto da Papa Francesco è “Nella vecchiaia non abbandonarmi”. Nonostante l'attenzione speciale riservata ai nonni in questa giornata, la realtà quotidiana degli anziani italiani è ben diversa. Un recente studio della Comunità di Sant’Egidio ha rivelato che oltre l'80% degli anziani over 80 rimane a casa da solo durante l'estate, senza neanche un giorno di vacanza fuori città. La Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, istituita da Papa Francesco, celebra l'eterna compagnia della solitudine per molti anziani.

Smartopic Smartopic - Redazione
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I nonni rappresentano un tesoro di esperienze, conoscenze e valori. E diciamola tutta, anche di sussidio con le loro pensioni sicure. Sono il collante familiare, offrendo supporto emotivo e pratico nella crescita dei nipoti. Le loro storie di vita, spesso legate a periodi storici difficili come la guerra, costituiscono un prezioso archivio di memoria collettiva. Non dimentichiamo la loro cucina: piatti come le polpette, le fettuccine e il ciambellone sono ricordi indelebili del nostro passato, parte integrante del nostro DNA culturale.

Anziani, L’Emergenza della Solitudine Estiva

Nonostante il loro ruolo fondamentale, molti anziani si trovano a combattere con la solitudine, soprattutto durante le festività e l’estate. Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, ha sottolineato che caldo e solitudine sono i principali nemici degli anziani in questo periodo. Un’inchiesta condotta su un campione di 2500 persone ha evidenziato che oltre l’80% degli anziani rimane a casa da solo durante l’estate, senza alcuna possibilità di trascorrere anche un solo giorno di vacanza fuori città.

Le Iniziative di Sant’Egidio

Per contrastare questa triste realtà, la Comunità di Sant’Egidio ha lanciato il programma “Viva gli anziani!” attivo dal 2004 in 11 città italiane, monitorando 20.000 anziani ultraottantenni. Questo programma ha mobilitato volontari, medici, portieri e commercianti, creando una rete di protezione per prevenire eventi critici sulla salute degli anziani, con particolare attenzione durante le ondate di calore. Quest’estate, Sant’Egidio ha aperto i “Summer Point” in diverse città, organizzando vacanze solidali e visite agli anziani ricoverati negli istituti.

Le Richieste alle Istituzioni

Sant’Egidio non si ferma qui: chiede alle istituzioni di incentivare e sostenere l’assunzione di badanti e colf attraverso sgravi fiscali e contributivi. Inoltre, promuove la regolarizzazione di tutti i lavoratori domestici e il miglioramento dell’assistenza medica domiciliare. Un’altra proposta è l’incentivazione del cohousing, un modello che prevede appartamenti condivisi tra anziani, già sperimentato con successo a Roma, dove 165 cohousing coinvolgono 1100 anziani.

La realtà Amara

Nonostante le celebrazioni odierne, la solitudine degli anziani rimane una realtà amara. È essenziale un impegno collettivo per migliorare la qualità della vita degli anziani, riconoscendo il loro inestimabile contributo alla società. Solo con una rete solidale e l’intervento delle istituzioni possiamo sperare di offrire ai nostri nonni il rispetto e l’attenzione che meritano, non solo durante la loro festa, ma ogni giorno dell’anno.

Papa Francesco e la Festa dei Nonni e degli Anziani, 28 luglio

La Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani

Papa Francesco ha istituito la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani nel 2021, scegliendo come data la quarta domenica di luglio, per ricordarci l’importanza del legame intergenerazionale e il valore della memoria e dell’esperienza che gli anziani rappresentano. La IV edizione, con il tema “Nella vecchiaia non abbandonarmi” (cfr. Sal 71,9), sottolinea tragicamente la solitudine che affligge tanti anziani, spesso vittime della cultura dello scarto. Un tocco poetico del Pontefice, quasi a farci dimenticare che, nonostante la sua buona volontà, molti anziani rimangono ancora drammaticamente soli.

L’Indulgenza Plenaria: Un Regalo che non Risolve

In occasione della IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, la Penitenzieria Apostolica ha concesso l’indulgenza plenaria, a patto che i fedeli seguano le consuete condizioni: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Papa. Un gesto simbolico che, sebbene apprezzabile, non cambia di una virgola la vita di quegli anziani che rimangono isolati e dimenticati. Ah, l’indulgenza potrà anche essere applicata come suffragio alle anime del Purgatorio, perché un po’ di misericordia postuma non fa mai male.

Eventi e Celebrazioni: Quando il Protagonista è Assente

In tutto il mondo, diocesi e parrocchie si preparano a festeggiare la giornata con messe speciali, incontri intergenerazionali e visite agli anziani soli. Queste attività sono progettate per promuovere una cultura dell’inclusione e del rispetto reciproco. Ironia della sorte, molti di questi eventi vedranno la partecipazione entusiasta dei giovani, ma quanti anziani, veri protagonisti della giornata, riusciranno effettivamente a partecipare? La solitudine e le difficoltà di mobilità spesso impediscono loro di godere di questi momenti di festa.

La Realità Quotidiana: Solitudine e Abbandono

Mentre la giornata intende promuovere il dialogo tra giovani e anziani, la realtà quotidiana per molti anziani è ben diversa. Nonostante le buone intenzioni, la solitudine rimane l’amara compagna della vita di tanti. Eventi simbolici e indulgenze plenarie non bastano a colmare il vuoto lasciato dall’indifferenza sociale. La celebrazione della Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani rischia di trasformarsi in un esercizio di retorica, se non si accompagna a un impegno concreto e costante per migliorare la qualità della vita degli anziani.

Un Invito alla Riflessività (e all’Azione)

La Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani ci offre l’opportunità di riflettere sul valore degli anziani nella nostra società e sull’importanza di non lasciarli soli. Tuttavia, la riflessione deve trasformarsi in azione concreta. Solo attraverso un impegno collettivo e un cambiamento culturale potremo davvero onorare i nostri nonni e gli anziani, assicurando loro una vita dignitosa e piena di relazioni significative.

Quindi, mentre partecipiamo agli eventi della giornata, ricordiamoci che il vero tributo ai nostri anziani si paga ogni giorno e non solo alla “Festa dei nonni”, con gesti di vicinanza e attenzione che vadano oltre le celebrazioni di un singolo giorno.

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